martedì 1 marzo 2011

BIL...

Bil sta per BilBolbul .

Da giovedì a Bologna inizia la manifestazione di fumetto pi lontana dalla mostra mercato e più vicina all'Europa intellettuale :)
Anche in tempi di crisi e di grandi risparmi, i nostri amici di Hamelin organizzano con dovizia di eventi, incontri e mostre.
E noi ci saremo.
Personalmente con un incontro importante: letteratura e fumetto .

Presenti noi di ANIMAls:
io (laura) e quel nullafacente di Trabacchini , che è sempre in giro per caffè.
Ospiti importanti del fumetto
Edmond Baudoin (ricordate quella bella intervista quest'estate e la sua copertina con il bacio?)
e Fabio Visintin (non occorre dirvi chi sia...)
Infine gli scrittori:
Ugo Cornia ci è vicino dal n.1 e continua a scrivere racconti filosofici e ironici , che torneranno anche sulle nostre pagine, e Luigi Bernardi (che dovrà correre per arrivare puntuale), che fu dei nostri per un anno... infine, anche lui legato ai treni e alle distanze, potrebbe esser tra noi Daniele Brolli (visto il suo nuovo blog ?).

Letteratura e fumetto, che argomento rischioso e vischioso (potvei div io che pvonuncio male la evve).
Le riduzioni dei romanzi, che possono cadere nella semplificazio pauperum, o nell'abbrutimento totale, può offrire, come ha dimostrato Baudoin in I 4 fiumi, su testi di Fred Vargas , un arricchimento, un'interpretazione.
E ci dirà dell'altro Visintin, che oltre ad aver dato corpo alla commedia radiofonica di Angela Carter (pubblicata da Marsilio), sbrindella testi letterari e ne fa miscellanea e nuovo testo e completa e interpreta nel fumetto.


Ugo Cornia è lettore. Ama i fumetti e li osserva come un gatto il topo. Ogni tanto si parla di fumettare assieme. Gli scrittori non sono esenti ai fumetti, Scarpa e Mari (lontani da Bologna in quella data), hanno entrambi esperienze chi di sceneggiatore chi di autore, nelle loro giovinezze.
Letteratura disegnata l'una, l'altra scritta. 


Di questi tempi mi viene da fare una provocazione: il fumetto offre meno della letteratura. Non per sua povertà insita e intrinseca. Ma oggettivamente.
Io lo amo, e credo che ci siano cose che solo il fumetto o l'immagine possono dire. Ma oggi, e oggi siamo in un periodo ricco, quanti libri a parole e quanti a fumetti? e quanti secoli alle spalle di ognuno dei due linguaggi?
Dobbiamo ancora andare avanti perché questo linguaggio abbia libertà e ampiezza. 
Provoco, e dico che il fumetto non raggiunge certe vette. Certe vertigini. Ma so anche che arriva a punti profondi, altrimenti intoccabili, che solo un gesto, un segno, una parola in una nuvoletta raggiungono.


Ecco, che cosa vogliamo raccontare e come, e che rapporto avere con romanzi e scrittori, come collaborare?

Venitene, se potete, domenica a parlarne con noi, alle 11 alla COOP centrale a Bologna. Non sarà tempo perso. Non sarà neanche noioso, e gli autori presenti sono anche simpatici :) il che non guasta.

1 commento:

  1. una volta ho letto in un intervista a Crepax che diceva(già a suo tempo)che il fumetto ormai era morto...chissà cosa intendeva?..

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